CHAPTER 2: CORRI! [-Valentine- --Hazard-- Devil Jill BSAA Davis96]

Valentine si svegliò improvvisamente, come se avesse fatto un'incubo. Non ricordava nulla delle ultime ore eppure sentiva che in quella situazione qualcosa non andava affatto bene.
Tantissime domande giravano nella sua testa ma una si faceva più insistente delle altre: Come diavolo sono arrivata qui?
Si trovava in una situazione in disuso, pieno di casse ricoperte di polvere e c'erano accanto a lei tre corpi inermi...
"Saranno morti?" raggelò al solo pensiero.
Finchè accadde una cosa inaspettata:la ragazza distesa riprese i sensi.
"Chi sei tu?"
"Mi chiamo Jill, Jill Redfield"

Jill si rivegliò improvvisamente, con un gran mal di testa. Non sapeva dove si trovasse, nè il perchè fosse lì. Non lontano da lei notò tre corpi, una ragazza e due ragazzi. La ragazza era sveglia e le chiese chi fosse.
<<Mi chiamo Jill, Jill Redfield.>>
Jill si mise a sedere e si guardò attorno.
<<Che ci faccio qui? Dove sono? E chi sei tu?>>

Davis si svegliò di soprassalto.
Trovò davanti a lui 3 persone che gli pareva aver già visto da qualche parte.
Non sapeva perchè si ritrovava li ma il suo ultimo ricordo era quello di aver visto suo fratello da lui tanto odiato (albert wesker)
morire.
Una ragazza l'ha aiutato ad alzarsi e si presento con il nome di jill readfield.
Ciao il mio nome è Davis Wesker ed ero un ex ricercatore umbrella sai per caso perchè siamo qui ??

La testa sembrava scoppiargli, quando James, totalmente stordito, si alzò a fatica, diriggendosi nell'unico luogo illuminato dalla debole luce di una lampada.
Tentò invano di capire dove si trovava ma l'oscurità avvolgeva ogni cosa a se, ma, inaspettatamente, potè distinguere con chiarezza l'odore della morte, che invade la mente lasciandola piena di conteplazioni su una fine tragica e disumana, compiuta da una forza peggiore del male stesso.
Quella sensazione non era estranea a James, che bisbigliò -Non è possibile!- quando vide, poco distante, il corpo esanime di un giovane, insanguinato e con il volto sfigurato.
Non ebbe più dubbi di chi fosse il responsabile di tale gesto quando notò il marchio ''Umbrella'' con il bianco e il rosso acceso dell'ombrello, simbolo dell'azienda, su una cassa.
James chiuse lentamente gli occhi quando ipotizo l'idea di un esperimento fallito dell'Umbrella su quel luogo.
Intanto dall'oscurità emergevano pian piano tre figure...

Si sentivano delle voci e dei strani rumori.
Sentivamo qualcosa che si avvicinava a noi.
Era umano !!
Si presentò con il nome di james.
Aveva un'aria familiare.
Dalla divisa lavorava anche lui all'umbrella quindi sicuramente deve essere un mio collega.
Ciao io sono davis Tu devi essere un mio collega umbella giusto ??

"Dunque, ricapitoliamo. Tu sei James e tu sei Davis... vi conoscete? Che cos'è quest' Umbrella?? Spero vivamente per voi che non abbiate nulla a che fare con questa facenda... e tu?? Sei Jill vero? Sei così silenziosa..."
"Pensa per te - disse quest' ultima - per quanto ne so potresti essere anche tu ad aver organizzato tutto!"
"Coooosa?? Senti ragazzina, ti conviene non provocarmi altrimenti..."
"BAASTAA!" Tutti si girarono verso Davis, che aveva preso la situazione in mano. "Siamo tutti nella stessa barca, dovremmo collaborare invece di litigare! Quel cadavere insanguinato non porta a nulla di buono... usciamo di qui, non voglio marcire in uno stanzino ammuffito".

-Lavoravo per l' Umbrella... molto tempo fà.. non ricordo di aver indossato questa divisa..- disse sospettoso James, coprendo con la giacca la maglia nera col piccolo marchio della Umbrella...
-dobbiamo trovare il modo di sfondare la porta..-- disse Jill puntando il dito verso la porta in ferro che sbarrava l'uscita.
-Non credo che riusciremo ad aprirla tanto facilmente.. ha l'aria d' essere davvero resistente- replicò Davis
-... ehi ragazzi... venite a vedere cosa ho trovato...- tutti si girarono verso James che indicava con aria sorpresa una cassa piena d'armi...

C'erano molte armi che ci sarebbero stati utili.
Davis prese una mitragliatrice perchè la sapeva maneggiare bene, Valentine un'uzi e James un'itacha perchè l'aveva già provata in un corso d'addestramento.
Jill invece preferiva combattere a mani nude ed era molto agile quindi se la poteva cavare ugualmente.
Si senti uno strano rumore.
Ci voltammo tutti e davis disse : Ma che diavolo è stato ? Sembra che si avvicini !
All'improvviso james se lo ritrovò dietro le spalle.
Inizialmente sembrava umano ma si capi che non lo poteva più essere.
Era uno zombie !!
Tentò di mordere Jill ma davis caricò con molta velocità la mitraglia e si mise a sparargli colpi a raffica.

"Cosa diavolo era quello!?!" disse Valentine ansnimando "Ragazzi, non dovremmo essere qui, è tutto così... sospetto."
"Se ci hanno rapito, perchè mai ci hanno date delle armi!?! Che sia un test?"
"Non lo so, e non mi interessa più di tanto" intervenne Davis "usciamo di qui".
"Hai ragione, utilizziamo la dinamite della cassa e facciamo saltare la porta"
Valentine preparò l'esplosivo, raccomandò a tutti di allontanarsi e fece saltare i cardini della massiccia porta.
Fu un rumore assordante e poi, il silenzio.
Un silenzio così pieno di morte che fece venire a tutti i brividi...
Valentine si precipitò fuori dalla porta senza aspettare gli altri. "Hey tu! Dove vai?!?" le urlò Jill.
Non giunse nessuna risposta...

Uscimmo dalla stanza con molta fretta e davanti a noi c'erano 2 vie.
Nessuna era a fondo chiuso ma portavano a lunghi buii e silenziosi corridoi.
Valentine disse di lasciar decidere alla sorte e jill prese una moneta la tirò ed usci testa quindi la via di sinistra.
C'era un silenzio da far paura e davanti a noi c'era ancora qualcosa.
Davis gridò : Un'altro zombie
Jill con un paio di forti ganci lo buttò a terrà e james lo uccise con un colpo di itaca alla testa.
Ora c'era veramente da aver paura.
Non avevamo più parole ma eravamo estremamente scioccati.

"Scioccati è dir poco!"
"Credo proprio che dovrò guardarmi le spalle, e non solo dagli zombie" disse Valentine ironicamente riferendosi a James.
"Complimenti per la mira! Dove hai imparato a maneggiare un' arma così? Te lo dico subito, non mi fido di te. Anzi, non mi fido di nessuno di voi.
Non ho ancora capito perchè non vi ho lasciato in quella stanza..."

"Dai ragazzi non mi sembra il caso di litigare "
Camminai dritto seguendo gli altri.
"Ma dove diavolo siamo finiti ?? Sembra propio un campo lavoro ! Peggio degli enigmi di saw.
Muoviamoci prima usciamo di qui e meglio è !! "

La ragazza non rispondeva e Jill si alzò da terra notando altre due persone nelle stanza, due ragazzi. Era ancora un po' frastornata ma si avvicinò a uno dei due e tentò di svegliarlo. Questo non appena rinvenne si presentò con il nome di Davis. Anche l'altro ragazzo rinvenne nel frattempo e si presentò con il nome di James. Valentine notò che Jill era una tipa sileziosa e lei rispose: <<Sai com'è sono una tipa tranquilla, mi piace starmene in disparte, poi se mi trovo chiusa in una stanza con dei perfetti sconosciuti non c'è molto da dire.>>
Dopo pochi minuti James trovò una cassa piena di armi. Ognuno di loro prese un'arma e Jill, dapprima pensò di combattere a mani nude, visto che con la lotta, in particolare i calci se l'era sempre cavata bene, poi però decise di prendere una pistola e una mitraglietta così non avrebbe corso nessun rischio, non sapeva se sarebbe uscita da lì, come e quando, ma finchè era prigioniera almeno avrebbe potuto difendersi. Un rumore all'improvviso li fece voltare tutti e uno zombie si avventò improvvisamente su di lei. Mentre Jill tentava di toglierselo di dosso, Davis sparò con la mitraglietta e lo uccise, o almeno, sembrava morto.
<<Grazie.>>
Poi Valentine propose di utilizzare la dinamite per far saltare la porta di ferro che credevano li separasse dalla libertà. Il tutto venne piazzato e la porta fatta esplodere. Valentine si precipitò fuori dalla porta senza aspettare gli altri.
<<Hey, tu, dove vai? Aspettaci!>>
Uscirono dalla stanza e si trovarono di fronte a due vie. Valentine pensò di lasciare scegliere alla sorte, così Jill prese una moneta e la lanciò: uscì testa, quindi la via di sinistra. Proprio allora comparve un altro zombie e Jill stavolta lo stese con un calcio alto mentre James gli spappolava la testa con un colpo di Itaca.
Valentine e James ebbero una piccola discussione, dopodichè James sfondò un'altra porta e i quattro si trovarono in un luogo che aveva tutta l'aria di essere un campo di concentramento.
<<Ma dove siamo finiti? Che cos'è questo, un labirinto? Vogliono metterci alla prova per vedere quanti arrivano alla fine?>>
Davis notò che sembravano gli enigmi di Saw.
<<Comincio a pensarlo anch'io...>>

La voce ricordava davvero una registrazione di saw.
"Ragazzi siamo in trappola ! Dobbiamo trovare l'uscita ma sarà quasi sicuramente un enigma da risolvere.
Non dobbiamo perdere la calma c'è sempre una via di uscita. "

"Certo che con tutto questo buio è difficile avere una visuale del corridoio... qualcuno ha una torcia o qualcosa per accendere un fuoc..."
Un rumore metallico interruppe Valentine... "Forse non siamo soli! Hey, c'è qualcunooo?!?" Andiamo a controllare!

Continuai a camminare insieme al gruppo con la mitraglia pronta a sparare.
Il rumore sembrava avvicinarsi.
C'era molto buio.
La cosa si avvicinava sempre di più ma non riuscivo ancora a metterla a fuoco.
Dai rumori che emmetteva non doveva essere niente di positivo anzi.
Dissi a tutti : "Raggazi tenetevi pronti non sappiamo ancora di che si tratta. "

Qualcosa o qualcuno si stava avvicinando. Jill si ricordò che aveva un accendino in tasca, ma non sapeva come fosse finito lì.
<<Hey ragazzi, ho un accendino.>>
Accese l'accendino facendo un po' di luce intorno a sè, ma non riuscì a capire da dove arrivava quel rumore e nemmeno riusciva a vedere chi o cosa c'era. Così in una mano l'accendino e dall'altra la mitraglietta, pronta a sparare.

E quello che si trovarono davanti fu totalmente... inaspettato.
Mai gli sventurati avrebbero pensato di trovare una ragazzina, per di più una alquanto bizzarra, vestita da ninja...
"E tu da dove salti fuori? E pericoloso girovagare da sola in un posto come questo... potrebbe esserci il lupo nero, o peggio... sei da sola piccolina?"