[FILM] Zombie 2
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[FILM] Zombie 2
ZOMBIE 2
Titolo originale: Zombi 2
Lingua originale: inglese
Paese: Italia
Anno: 1979
Durata: 94'
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: {{{ratio}}}
Genere: horror
Regia: Lucio Fulci
Soggetto: Elisa Briganti, Dardano Sacchetti
Sceneggiatura: Elisa Briganti, Dardano Sacchetti
Produttore: Fabrizio De Angelis, Ugo Tucci, Gianfranco Couyoumdjian
Produttore esecutivo: {{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione: Variety Film
Distribuzione (Italia): Variety Film
Storyboard: {{{nomestoryboard}}}
Art director: {{{nomeartdirector}}}
Character design: {{{nomecharacterdesign}}}
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Animatori: {{{nomeanimatore}}}
Interpreti e personaggi
* Tisa Farrow: Anne Bowles
* Ian McCulloch: Peter West
* Richard Johnson: dottor David Menard
* Al Cliver: Brian Hull
* Auretta Gay: Susan Barrett
* Stefania D'Amario: Missey
* Olga Karlatos: Paula Menard
* Dakkar: Lucas
* Ugo Bologna: padre di Anna
* Alberto Dell'Acqua: zombi
* Arnaldo Dell'Acqua: zombi
* Roberto Dell'Acqua: zombi
* Franco Fantasia: Matthias
* Lucio Fulci: capo redattore del giornale
* Leo Gavero: Fritz
* Captain Haggerty: zombi obeso sulla nave
Fotografia: Sergio Salvati
Montaggio: Vincenzo Tomassi
Effetti speciali: Giovanni Corridori, Giannetto De Rossi, Roberto Pace
Musiche: Fabio Frizzi, Giorgio Tucci
Scenografia: Walter Patriarca
Costumi: Walter Patriarca
Trucco: Maurizio Trani
TRAMA:
Nell'immaginaria isola di Matul, situata nei Caraibi, un corpo avvolto in un sudario risorge su un tavolo. Un uomo gli spara un colpo alla testa, quindi comunica a qualcuno: «Ora il battello può partire».
A New York un vascello alla deriva approda nel porto, rischiando una collisione con altre navi. Due agenti della guardia costiera intervengono per controllare. I due entrano nel vascello, trovandolo in pessime condizioni igieniche, pieno di vermi e in stato di abbandono. Sotto coperta uno dei due agenti viene improvvisamente aggredito da un essere orribile, obeso e sfigurato, che sfonda la porta della cabina dove era stato rinchiuso. Il collega della vittima spara allo strano individuo, che scompare nelle acque del fiume.
Peter West (Ian McCulloch), un giornalista, viene incaricato dal suo caporedattore (Lucio Fulci) di indagare sul caso che vede coinvolta la figlia del proprietario del vascello misterioso, Anne Bowles (Tisa Farrow). Essa rivela alla polizia di non avere notizie del padre da mesi.
Nel frattempo all'obitorio il medico legale constata che il poliziotto del vascello è morto per dissanguamento, causato da più morsi alla giugulare. Ma il cadavere dell'agente mostra segni di vita alle spalle dei medici ignari, muovendo le mani sotto il lenzuolo.
Anne e Peter si incontrano durante una sortita al vascello abbandonato. Peter trova a bordo una lettera del padre di Anne, indirizzata a lei. Nella lettera il padre parla di strani fenomeni avvenuti sull'isola di Matul, e di aver contratto un misterioso virus. Scoperti dal poliziotto a guardia del vascello, i due fingono di essere una coppietta clandestina, quindi si allontanano.
Il giorno dopo i due partono per Matul. A condurli sull'isola sono Susan (Auretta Gay) e Brian (Al Cliver), una coppia di statunitensi in vacanza con la loro imbarcazione.
Intanto sull'isola avvengono fatti inspiegabili ed orribili. Decine di cadaveri e di persone ferite sono sistemati in un ospedale di fortuna, e gli abitanti del luogo si affidano alla magia. David Menard (Richard Johnson), uno scienziato che studia questi strani fenomeni, abita in una villa con la moglie Paula (Olga Karlatos), terrorizzata da ciò che avviene. Paula vorrebbe abbandonare l'isola, ma David è del parere opposto.
DIFFERENZA CON ZOMBIE:
All'uscita del film, Fulci ricevette una lettera da Dario Argento e da George Romero, che lo accusavano di aver cavalcato l'onda del successo del film di Romero, e di aver impedito la realizzazione de Il giorno degli zombi (che Romero dirigerà nel 1985).
Sotto accusa finì soprattutto la frase di lancio del film, apparsa sulle locandine, «...quando i morti usciranno dalla tomba, i vivi saranno il loro sangue...», che riecheggiava la frase promozionale del film di Romero, «Quando non ci sarà più posto all'inferno, i morti cammineranno sulla terra». Si venne così a creare un conflitto tra i due autori italiani.
Fulci replicò alla lettera di Argento, con un'altra lettera nella quale elencò tutti i film di zombi della storia del cinema, precedenti a quello di Romero, aggiungendo un sarcastico e polemico: «Se ho copiato da voi, allora ho copiato anche da loro. Statevene zitti».
Fulci dichiarò: «Zombi 2 è naturalmente nato sulla scia del film di Romero, che solo in Italia si chiamò Zombi. Il mio film però è completamente diverso da quello di Romero. Lui ha fatto un film sociale, io ho fatto un film più avventuroso, e soprattutto ho ricondotto la figura del morto vivente ai riti voodoo cui naturalmente appartiene. Non credo di aver copiato. Se i critici visionassero entrambi i film si renderebbero conto da soli dell'assurdità di tali affermazioni».
Uno degli zombi creati da Giannetto De Rossi
La trama di Zombi 2 risulta più vicina ad un ipotetico prequel di Zombi, piuttosto che a un sequel o ad un'imitazione. Il film inizia e finisce a New York, ma i fatti avvengono nei Caraibi, nel cuore della leggenda, dove il mito degli zombi è nato, mentre Romero porta l'azione direttamente negli USA.
La differenza più evidente tra i due film si può trovare nel trucco dei morti viventi. Nel film di Romero essi sono pallidi, quasi normali, e fanno poca paura. Nel film di Fulci invece sono molto realistici, ricoperti di vermi e dai volti squarciati. Romero mostra i suoi zombi come un'immagine quasi speculare dei vivi, con un abbigliamento riconoscibile che suggerisce l'estrazione sociale e il ruolo che essi avevano da vivi (una suora, un uomo in costume da bagno). Gli zombi di Fulci sono quasi tutti uguali, nel senso dell'abbigliamento e dell'estrazione sociale, senza nessuna espressione, con la testa perennemente bassa e dall'andatura traballante.
REGIA:
Zombi 2 in origine doveva essere un film horror a basso budget, diretto da Joe D'Amato.[ Il produttore Ugo Tucci però riteneva D'Amato troppo legato al cinema erotico, quindi il film fu proposto in un secondo tempo, quando i produttori decisero di aumentare il budget, a Enzo G. Castellari, che rifiutò, chiedendo 40 milioni di lire dell'epoca, perché poco interessato al cinema horror. Castellari allora propose per la regia Lucio Fulci, che non aveva mai girato un horror, ma aveva realizzato dei thriller che presentavano alcune scene degne di un horror, come Una lucertola con la pelle di donna e Non si sevizia un paperino.
Ugo Tucci, che aveva già lavorato con Fulci, stava lavorando al poliziottesco di Umberto Lenzi Da Corleone a Brooklyn. Per quel film Tucci voleva Mario Merola come attore, ma esso aveva rifiutato. Tucci allora parlò con Fulci, per convincere l'attore napoletano ad accettare. Fulci ci riuscì, e in cambio del favore Tucci gli propose la regia di Zombi 2. Fulci accettò, accontentandosi di 6 milioni di lire, e Castellari in seguito si disse felice del fatto che il suo rifiuto avesse consentito il ritorno al cinema di Fulci, dopo un paio di film che non riscossero buoni incassi.
SCENEGGIATURA:
Il soggetto e la sceneggiatura del film sono firmati da Elisa Briganti, moglie dello sceneggiatore Dardano Sacchetti. Questi fu chiamato dal produttore Gianfranco Couyoumdjian, che gli parlò di un albo di Tex Willer in cui Tex era coinvolto in una storia di zombi, in un ambiente western.
Sacchetti quindi iniziò a scrivere il film, un anno prima che Zombi uscisse in Italia, fondendo generi diversi, quali l'horror, l'avventuroso, il western, il poliziesco e la commedia. Alla fine però Sacchetti preferì non porre la sua firma come sceneggiatore, a causa della morte del padre avvenuta poco prima, preferendo far firmare il copione alla moglie Elisa.
La scena dell'occhio trafitto riempì quattro pagine della sceneggiatura, con i movimenti e gli angoli di ripresa dettagliati. Il prologo e il finale del film, ambientati a New York, furono aggiunte dopo l'uscita italiana di Zombi, per volere dei produttori.
Fulci sostenne più volte di aver cambiato parte della sceneggiatura, aumentando l'aspetto fantastico del film. Sacchetti, invece, sostenne che la sceneggiatura conteneva già tutte le sequenze dettagliate del film e non fu rivista.
TRUCCO ED EFFETTI SPECIALI:
Per gli effetti speciali del film la produzione pensò subito a Giannetto De Rossi. Fabrizio De Angelis, uno dei tre produttori, aveva infatti apprezzato il lavoro di De Rossi sul set di Emanuelle in America, diretto da Joe D'Amato nel 1976. De Rossi, tra l'altro, aveva già lavorato con Fulci, per le commedie I maniaci e All'onorevole piacciono le donne. De Rossi fu affiancato da Maurizio Trani e dal giovane Rosario Prestopino, alla sua prima esperienza in veste di truccatore.
La produzione suggerì a De Rossi di riprodurre il trucco e gli effetti speciali degli zombi di Romero (creati da Tom Savini).[5] De Rossi rifiutò subito la proposta, poiché aveva visto il film e considerava gli zombi pallidi, tendenti al bluastro, cosa che non permetteva ad essi di essere veramente paurosi.
Il primo provino per il trucco fu fatto a New York, e realizzato su un attore piccolo ma molto grasso. Fu utilizzata della creta, per ricoprire l'attore e per riformargli i tratti somatici. Finito il trucco Fulci e De Angelis erano perplessi.De Rossi non si scoraggiò, e disse che se non era gradito il suo lavoro lui se ne tornava a casa, e gli zombi si facevano pallidi. Alla fine Fulci e De Angelis si convinsero.
La procedura per il trucco era la seguente: i volti degli attori venivano rivestiti dalla creta, che poi veniva ricoperta di lattice di gomma spugnata, che asciugava e teneva insieme le parti. Dopo un'ora la creta si seccava. Il trucco era quindi completato con altri materiali (gomme speciali e plastilina), e le protesi erano direttamente applicate sui corpi degli attori.Fulci dichiarò che alla fine del trucco gli attori che interpretavano gli zombi sembravano «dei vasi di fiori ambulanti».
La sequenza più famosa del film, passata alla storia del cinema horror come la "sequenza dell'occhio",è quella in cui Olga Karlatos viene spinta verso una scheggia di legno, e il suo occhio viene trafitto.
Le riprese della scena durarono mezza giornata.Fu fatto un calco del volto della Karlatos, dal quale fu successivamente ricavata la testa finta con l'occhio trafitto. La testa veniva retta da De Rossi. In sede di montaggio si realizzarono una serie di stacchi, campi e controcampi, attraverso i quali si sostituiva la testa della Karlatos con quella finta. De Rossi spingeva la testa finta verso la scheggia di legno, che si spezzò fortunatamente verso la macchina da presa, quindi la cornea, che era fatta di plastilina, uscendo dall'orbita risultò molto visibile, facendo molto effetto.Quando il film uscì nelle sale cinematografiche De Rossi andò al primo spettacolo, quando il pubblico era composto prevalentemente da ragazzi. De Rossi controllò se i ragazzi ridessero, poiché secondo lui se in un film horror si ride non va bene. La scena dell'occhio coincideva con la fine del primo tempo. Quando si accesero le luci in sala non rise nessuno. De Rossi, allora, capì che la scena era perfetta.
Per la scena in cui Auretta Gay viene morsa al collo dal cadavere di uno dei conquistadores spagnoli, fu applicato sul collo dell'attrice un collo finto. Dietro le spalle della Gay vi erano dei tubi pieni di sangue finto, con De Rossi e Trani che pompavano il sangue. Questa scena fu l'unica a dover avere due ciak: infatti la prima volta De Rossi sbagliò, e i denti dell'attore che interpretava lo zombi, mordendo la gola della Gay, non riuscivano ad azzannarla, poiché scivolavano sul collo finto.
FOTOGRAFIA:
Il direttore della fotografia Sergio Salvati usò delle luci dal basso e da varie angolature, per aiutare i trucchi. Quindi usò molto il controluce. Le luci erano collegate a delle resistenze, e quando gli zombi camminavano Salvati diminuiva o aumentava l'intensità, creando così un'alternanza di luce ed ombra.
HOME VIDEO:
Zombi 2 in Italia non è mai uscito in DVD. Esiste solo un'edizione in VHS ormai da anni fuori catalogo.
All'estero il film è uscito in DVD. Negli Stati Uniti è uscita una versione a disco singolo, edita dalla Blue Underground, e un'edizione speciale in due DVD, edita dalla Media Blasters, contenente come extra il commento audio di Ian McCulloch, due interviste agli attori Captain Haggerty e Dakkar, un documentario di 98 minuti e un'intervista al costumista Walter Patriarca. In Francia è uscita un'edizione in due DVD, edita dalla Neo Publishing, contenente come extra un documentario di 100 minuti, il commento audio di Ian McCulloch, una serie di speciali sui trucchi e gli effetti speciali e un libretto di 16 pagine.
COLONNA SONORA:
La colonna sonora del film fu realizzata da Fabio Frizzi, fratello del presentatore televisivo, insieme a Giorgio Tucci. Essi usarono delle musiche caraibiche miste ad effetti elettronici, per sottolineare i momenti di tensione. La musica del film è diventata di culto, tra gli amanti del genere. Lo stesso Fulci la riutilizzò, con piccoli cambiamenti, per il successivo ...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà.
CENSURA:
Il film fu approvato dalla censura il 23 agosto 1979, con il visto n. 73936, e fu vietato ai minori di 18 anni. Nel 1989 fu approvata una versione tagliata di 140 metri, con il visto censura n. 2353, e fu vietato ai minori di 14 anni.
RIPRESE:
Le riprese del film iniziarono l'11 giugno 1979, con il titolo di lavorazione Gli ultimi zombi, e terminarono il 6 luglio dello stesso anno. Il budget ammontava a circa 410 milioni di lire. Il film fu girato a New York, a Santo Domingo e a Roma. Gli interni dell'ospedale e la villa dei Manard furono ricostruiti a Fogliano, in provincia di Latina.
Durante la lavorazione del film, Fulci girava per il set con dei vermi nelle tasche della giacca, che all'occorrenza sistemava sui teschi o attaccava addosso agli attori. Dato che amava fumare la pipa, il regista quando notava un attore che interpretava uno zombi che aveva la mano troppo pulita, se la infilava nella tasca dove teneva la pipa, e quando la mano dell'attore usciva era completamente nera.
La scena finale, con gli zombi che attraversano lentamente il ponte di Brooklyn, fu girata all'alba, senza permessi. Il trucco fu effettuato alla svelta, e se si osserva bene la scena si nota che i volti degli zombi sono pieni di sangue e scarnificati, ma per il resto i loro corpi sono in condizioni normali.
La sequenza della lotta tra lo zombi e lo squalo non fu voluta né girata da Fulci. L'idea, così come anche quella della sequenza finale, fu di Ugo Tucci, che aveva appena conosciuto Renè Cardona Jr., un regista messicano che aveva realizzato un film simile a Lo squalo di Steven Spielberg, con meno soldi. Dato che Fulci era già tornato a Roma, la sequenza fu realizzata da Giannetto De Rossi, con l'aiuto di un documentarista, l'operatore Ramon Bravo, nell'Isola delle Mujeres, in Messico. L'attore che doveva interpretare lo zombi si ammalò, e fu sostituito da un addestratore locale di squali.
Il cane che appare durante la scena in cui viene mostrata la desolazione di una parte dell'isola (dove si aggirano solo zombi, granchi e, appunto, un cane) era il vero cane di Fulci. Esso fu "doppiato" da un ululato vero.
Molti zombi furono interpretati dai fratelli Dell'Acqua (Alberto, Arnaldo e Roberto), stuntman che realizzarono le sequenze d'azione più pericolose.
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Re: [FILM] Zombie 2
E' un comico degli anni 90? xD
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Re: [FILM] Zombie 2
è uno dei miei preferiti nel genere...ovvimante non ci si può aspettare molto dato che è del '79
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Re: [FILM] Zombie 2
Il problema sono gli effetti sonori, poi il film sarà anche bello, ma già partire con quella musica muoio xD
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Re: [FILM] Zombie 2
guarda a trovare la colonna sonora ci ho messo anni ed è...strana, ma il tema iniziale mi piace come non so cosa, non so...è inquietante a mio avviso...
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